Schiacciato da una trave nel parco urbano di Vibo Valentia, è morto dopo cinque giorni di agonia. Non ce l’ha fatta il piccolo Francesco, tre anni e mezzo. Venerdì scorso l’incidente nella nuova area fitness del parco: secondo testimoni presenti al momento della tragedia, il bimbo stava passeggiando con i genitori quando si è semplicemente appoggiato alla trave in legno che gli è crollata addosso schiacciandogli il fegato.

Portato in ospedale a Vibo, dopo una prima operazione per tamponare l’emorragia è stato trasferito al Bambino Gesù di Roma con un aereo militare. Qui gli hanno fatto un secondo intervento chirurgico e la situazione sembrava migliorare, quando poi è nuovamente precipitata fino a stamattina, quando il piccolo ha smesso di respirare.

La Procura di Vibo ha nominato un perito per redigere una relazione e stabilire eventuali profili di responsabilità penale. Per ora si stanno eseguendo le verifiche documentali e amministrative, appena ci sarà un quadro chiaro e i risultati della consulenza gli inquirenti procederanno ad approfondimenti con eventuali esami delle persone.

L’ipotesi accusatoria del fascicolo, al momento senza indagati, è ora cambiata: omicidio colposo.

(Unioneonline)

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