Stretta su feste e movida, limiti alle cerimonie, stop alle gite scolastiche e al calcetto.

Il premier Giuseppe Conte ha firmato intorno all'una di notte il nuovo Dpcm con le misure anti contagio. Entra in vigore da domani, 14 ottobre, e ha validità sino al 13 novembre.

FESTE E CERIMONIE - Divieto di feste private al chiuso o all'aperto con "forte raccomandazione" ad evitare anche quelle in casa, dove è consigliato di ricevere (ad esempio a pranzo o a cena) non più di sei persone non conviventi contemporaneamente. Quanto a matrimoni, cresime, funerali ed altre cerimonie religiose e civili, introdotto un limite massimo di trenta partecipanti.

MOVIDA - Bar, locali e ristoranti devono chiudere non oltre la mezzanotte. Ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi e sostare in piedi davanti ai locali per evitare assembramenti. Si può consumare esclusivamente seduti, quindi possono continuare a servire i clienti solo i locali con tavoli al chiuso o all'aperto. Restano chiuse le discoteche e le sale da ballo.

SPORT - C'è lo stop a tutti gli sport di contatto a livello amatoriale: calcio e calcetto, basket, pallavolo, balli, boxe e arti marziali. Lo sport resta consentito a livello dilettantistico per le società che abbiano adottato i protocolli per limitare i contagi. La ratio è non penalizzare chi per la ripresa dell'attività ha fatto investimenti e adottato protocolli. Restano aperte le palestre.

STADI - Resta il limite di mille persone in quelli all'aperto, sale a mille anche il massimo di spettatori nei palazzetti al chiuso, che tuttavia non potranno occupare più del 15% dei posti disponibili.

TEATRI, CINEMA E CONCERTI - Resta il limite di 200 partecipanti al chiuso e mille all'aperto, con vincolo di assegnazione dei posti a sedere e di un metro di distanza tra un posto e l'altro. Sospesi gli eventi che implichino assembramenti se non è possibile mantenere le distanze.

SMART WORKING - Potenziato nella pubblica amministrazione, dove è portato dal 50% al 60-70%, con invito a rafforzarlo anche nelle aziende private.

SCUOLA - Stop alle gite, alle attività didattiche fuori sede e ai gemellaggi. Niente didattica a distanza, Lucia Azzolina si è opposta ai presidenti di Regione che l'avevano proposta almeno per le superiori al fine di decongestionare i mezzi di trasporto.

MASCHERINE - Resta l'obbligo nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto "ad eccezione dei casi in cui per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande". Esentati i bimbi al di sotto di sei anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l'uso del dispositivo e chi fa attività sportiva. "Forte raccomandazione" al loro utilizzo "anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi".

IL PARERE DELLE REGIONI - Sul decreto "la Conferenza delle Regioni ha espresso un parere condizionato ad alcune osservazioni già inviate al Presidente del consiglio Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia", fa sapere il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.

In particolare, le Regioni hanno chiesto di "prevedere adeguate forme di ristoro per i settori e le attività economiche che saranno interessati dalle limitazioni introdotte dal decreto, chiarire e circostanziare al meglio gli ambiti del concetto di 'festa' su cui si soffermano alcune disposizioni del provvedimento, verificare le misure previste in relazione agli aspetti concernenti il trasporto pubblico locale, approfondendo lo scenario di contesto".

(Unioneonline/L)
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