"C'è poco da fare: con qualcuno la soluzione non può che essere il Trattamento sanitario obbligatorio, il Tso. E bisogna inasprire le pene. Non sono un giurista, ma di fronte alla scelta deliberata di mettere a repentaglio in maniera molto seria la salute, anzi, la vita di altre persone, io sono per il carcere".

Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, in un'intervista al "Corriere della Sera" parlando del caso del manager vicentino, affetto da Covid-19, che non si è messo in quarantena e ha rifiutato il ricovero, di fatto creando un focolaio nella provincia veneta.

"Io credo che sia il governo a dover fare qualcosa. Primo, comportamenti di questo tipo devono avere rilevanza penale. Secondo, le multe devono essere esemplari", ha dichiarato Zaia.

"Lunedì farò un'ordinanza che serra il più possibile le maglie dell'isolamento fiduciario. Ma il governo deve intervenire", ha aggiunto.

"Deve essere chiaro che il mettere a repentaglio la salute ha anche dei costi sanitari pesanti: se hai deciso di farti male da solo, non è giusto che la comunità paghi per te", ha detto ancora il governatore, "dobbiamo essere severissimi: chi è in quarantena fiduciaria deve stare a casa. Non possiamo buttare via mesi di sacrifici e sostenere costi mastodontici per qualche genio. Tra l'altro, vediamo già che il virus ha nuove fiammate anche dove pareva superato".

(Unioneonline/F)
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