Si chiama "Immuni" ed è proposta dalla società Bending Spoons Spa l'app di contact tracing selezionata per tenere sotto controllo la diffusione del coronavirus durante la fase 2.

L'app è stata scelta perché "ritenuta più idonea per la sua capacità di contribuire tempestivamente all'azione di contrasto del virus, per la conformità al modello europeo e per le garanzie che offre per il rispetto della privacy", si legge nell'ordinanza con cui il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri dispone di "procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d'uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società".

COME FUNZIONA - Il sistema dovrebbe essere testato prima in alcune regioni pilota per poi estendersi al resto del Paese. Le regole sono quelle dettate dall'Europa: l'app sarà scaricata su base volontaria, no alla geolocalizzazione, sì al bluetooth, per una soluzione che minimizzi il più possibile il trattamento dei dati personali. Il bluetooth deve stimare "con sufficiente precisione, circa un metro, la vicinanza tra le persone", in modo da avvertire chi sia stato in contatto con un positivo e tracciare le persone contagiate per ricostruire i loro contatti.

Volontaria, sì, ma serve che in molti la utilizzino affinché sia anche utile ed efficace. Di qui l'auspicio di Domenico Arcuri che ci sia una "massiccia adesione"

L'AZIENDA - "Bending Spoons Spa - si legge in una nota - è un'impresa fondata nel 2013, in cui lavora un team internazionale composto da oltre 150 persone "che sviluppa app utilizzate da milioni di persone in tutto il mondo, contre 200 milioni di download complessivi, 270mila nuovi utenti al giorno e 45,5 milioni di fatturato nel 2018, i membri della squadra provengono da aziende e istituti come Google, Apple, McKinsey e Cern".

Ancora: "Per assemblare una squadra d'eccellenza e dare ai tanti talenti in fuga dal nostro Paese un motivo reale per restare nel 2014, da Copenaghen dove avevamo fondato l'azienda un anno prima, abbiamo scelto di tornare in Italia a Milano.

I FONDATORI - I fondatori della app sono cinque, con età media intorno ai 35 anni. Luca Ferrari, classe '85, laureato in ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni; Francesco Patarnello, classe '85, laureato in ingegnerie elettrica ed elettronica e in ingegneria delle telecomunicazioni; Matteo Danieli, classe '84, laureato in ingegneria delle telecomunicazioni; Luca Quarella, laurea in informatica e ingegneria informatica; e Tomasz Graber, classe '84, digital designer con oltre 15 anni di esperienza.

"Sono molto orgoglioso della passione, abnegazione e competenza dei nostri ingegneri, scienziati e di tutto il team Immuni, Abbiamo fatto e faremo del nostro meglio", ha dichiarato l'ad Luca Ferrari, per poi spiegare che "la Presidenza del consiglio dei ministri è il licenziatario dell'uso del prodotto, Bending Spoons agisce in maniera completamente gratuita, finanziando autonomamente i propri costi e non ricevendo alcun corrispettivo per il suo impegno".

(Unioneonline/L)
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