Dopo Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo, anche il sottosegretario al Mibact Lorenza Bonaccorsi si dice convinta che quest'estate torneremo in spiaggia.

"Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l'ipotesi di un distanziamento", ha dichiarato.

Ma in che modo si potrà tornare ad affollare i lidi, mantenendo però il distanziamento sociale, è un'incognita.

Un'idea arriva da Modena, dove un'azienda, la Nuova Neon 2, ha ideato un sistema di box in plexiglass per separare ombrelloni e lettini. Una specie di microstanza di 4,5 metri per lato.

Per il momento si tratta solo di un'idea, anche perché anche qualora tutti i lidi riuscissero a dotarsi di tali box, il problema resterebbe immutato nei "luoghi comuni": il bagnasciuga, i bar in spiaggia, il mare.

I bagnini, ad esempio, hanno bocciato la proposta: "Sono delle follie che ci indignano: sparate estemporanee di qualcuno che vuole farsi pubblicità quando ora i problemi sono ben altri".

Lo dice Mauro Vanni, presidente della Cooperativa Bagnini Rimini Sud che riunisce la gran parte degli stabilimenti balneari della città romagnola. Proposte fatte "senza aver consultato le categorie - aggiunge Vanni - di gente che non sa neanche di che cosa parla. Chiunque conosca il turismo balneare sa benissimo che è improponibile chiudere una persona dentro un box di plexiglass sotto il sole d'estate quando ci sono 40 gradi".

"Sicuramente - conclude - se ci saranno obblighi o situazioni in cui la categoria si potrà muovere per agevolare il turismo, le nostre organizzazioni sapranno dare le indicazioni giuste".

(Unioneonline/D)
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