La foto che la ritraeva addormentata sulla tastiera di un pc, con ancora indosso guanti, mascherina, camice e copricapo, scattata da un collega e diffusa sui social, aveva fatto il giro del mondo diventando il simbolo della lotta al coronavirus.

Elena, che ha contratto il Sars Cov-2, ora è guarita e non vede l'ora di tornare. Risultata positiva cinque giorni dopo quel turno estenuante e quello scatto, l'infermiera - 43 anni - è guarita. Dopo il primo tampone negativo ora aspetta il secondo per tornare al lavoro che ama.

"Non vedo l'ora", afferma, prima di parlare della sua esperienza e di quella foto in un'intervista rilanciata sulla propria pagina Facebook anche dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti.

"Era l'8 marzo, le 6 di mattina, la Festa della donna", ricorda. "Durante la notte era successo di tutto, una notte fatta di corsa tra i letti dei pazienti gravi che con i loro sguardi angosciati chiedevano aiuto e non capivano cosa stesse succedendo. Avevo anche pianto".

"Quella foto - precisa - non rappresenta la mia stanchezza, ma la stanchezza e l'impegno di tutti i miei colleghi nella lotta al virus. Gli infermieri hanno uno spirito indomito, sono guerrieri. Il personale infermieristico è declassato e messo in disparte, si pensa che faccia solo la flebo o il prelievo. Invece dietro a un infermiere c'è tanto, ci sono i rapporti familiari, una parola al paziente, una carezza. Siamo noi i punti di riferimento, siamo noi ad occuparci del supporto psicologico".

In queste settimane drammatiche Elena ha perso degli amici, e il papà di uno di loro. "Quando tutto questo finirà, dovremo guardarci intorno e vedere chi è rimasto. Ho paura che mancherà qualcuno di cui non mi sono accorta".

(Unioneonline/L)
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