Da nord a sud, sin dalla giornata di ieri, è scattata la rivolta nelle carceri italiane.

Ad oggi si contano almeno 29 proteste, con situazioni di estrema tensione a San Vittore a Milano, a Rebibbia a Roma, ma anche a Modena, dove sei detenuti sono morti, e a Foggia, dove si contano 20 evasi.

Da una parte della cancellata i detenuti che protestano. Dall'altra i parenti dei detenuti accorsi all'esterno del carcere.

Alla base delle proteste i nuovi provvedimenti del governo contro il coronavirus e la paura dei contagi anche all'interno delle strutture.

LA SITUAZIONE - Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sarà in Senato, alle 17 di mercoledì, per un'informativa sul tema. Attualmente nelle carceri italiane ci sono oltre diecimila detenuti in più rispetto ai posti disponibili. Secondo i dati del ministero della Giustizia aggiornati al 29 febbraio scorso, i detenuti sono 61.230 a fronte di una capienza di 50.931 posti, con un tasso di sovraffollamento del 120%.

MODENA - A Modena prosegue la protesta, con il bilancio dei morti che da sei vittime potrebbe - purtroppo - anche aumentare. La rivolta dei carcerati ha, infatti, distrutto una parte del penitenziario e, sotto le macerie, potrebbero esserci altri cadaveri.

Alcuni detenuti hanno anche appiccato il fuoco in uno dei padiglioni del carcere.

MILANO - Analoga situazione a San Vittore a Milano, dove i detenuti sono saliti sul tetto e hanno appiccato il fuoco in alcune aree del carcere. Al momento non risultano feriti ma la struttura ha subito ingenti danni. In corso una trattativa.

ROMA - Grande caos a Rebibbia a Roma, dove la protesta dei detenuti ha fatto temere il peggio anche a causa del supporto arrivato dai parenti in strada, cheb hanno bloccato la via Tiburtina. Materassi bruciati, disordini, ma nessun evaso dal carcere e nessun ferito tra agenti penitenziari e detenuti. La polizia, che ha alleggerito il dispiegamento di forze messe in campo nei primi concitati momenti, è ancora sul posto per scongiurare ogni nuovo tentativo di rivolta.

FOGGIA - Situazione critica anche nel carcere di Foggia, dove durante la rivolta esplosa questa mattina i detenuti hanno devastato due reparti e la sala informatica della casa circondariale, e hanno infranto numerose vetrate. A quanto si apprende, sarebbero una quarantina i posti letto inutilizzabili dopo i disordini. Le forze dell'ordine, intanto, stanno rintracciando le persone evase che sarebbero una ventina: quattro detenuti sono stati arrestati a Bari, uno a Cerignola e uno a Orta Nova. Sarebbero invece 16 i detenuti bloccati nelle immediate vicinanze del carcere, questa mattina subito dopo il tentativo di fuga.

IL VIDEO DELLA FUGA

A Pavia due agenti penitenziari sono stati presi in ostaggio, pare anche picchiati.

A Verona e Alessandria due detenuti sono morti per un'overdose da psicofarmaci: approfittando dei disordini hanno sottratto i medicinali dall'infermeria.

Dalle ricostruzioni, alla base delle violenze ci sarebbero le misure di prevenzione stabilite per arginare l'emergenza coronavirus con limitazioni ai colloqui e l'uso della situazione per l'ottenimento di misure alternative speciali.

A Poggioreale (Napoli), i detenuti si sono barricati nell'istituto, così come a Bari e a Frosinone.

A Prato ci sarebbero delle celle in fiamme.

(Unioneonline/s.s.-v.l.)
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