C'è anche Sergio sul palco di San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, a pronunciare un intervento davanti a decine di persone che scandiscono "San Pietro non si lega".

Sorride, ignaro di quello che si sta per abbattere su di lui.

Sì perché il suo discorso finisce sui social di Matteo Salvini, con tanto di presa in giro: "Contestatori un po' impacciati a Bologna - scrive il segretario della Lega -. Guardate la carica e la grinta che avevano pesciolini e sinistri poco fa a San Pietro in Casale. Se pensano di fermarci così... abbiamo già vinto!".

Sergio è dislessico, e per un banale post di Facebook ha già ricevuto migliaia di insulti: "Perderà il lavoro dopo l'ennesimo attacco della 'bestia' - spiegano le Sardine -. Fa il rappresentate porta a porta e nelle ultime due ore ha ricevuto già migliaia di insulti che lo obbligano vista l'esposizione del suo lavoro a licenziarsi per paura di essere malmenato fisicamente".

Quel post "barbaro e cannibale del signor Salvini", continuano, "lo ridicolizza, lo getta in pasto nel serraglio delle sue feroci belve. È per questo che le sardine ogni giorno crescono e si riconoscono in tutte le città italiane: per non lasciare dietro nessuno, per non offrire altro cibo alla bestia feroce".

Anche il diretto interessato ha replicato: "Mi sento orgoglioso del mio imbarazzo, non avevo preparato nulla, nemmeno il discorso, perché volevo essere me stesso. Credo in una politica che non brutalizzi l'umano, ma che renda libero ogni essere umano di essere ciò che è. Grazie Matteo, ma a me l'unica cosa che hai tolto è il lavoro".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata