Scoppia il caso dell'intervista realizzata nei giorni scorsi da Monica Maggioni, amministratore delegato di Rai Com, al presidente siriano Bashar al Assad e finora non ancora trasmessa dalla Rai.

Nella tarda serata di ieri, è arrivato via Facebook l'ultimatum del governo siriano: se viale Mazzini non manderà in onda l'intervista, che avrebbe dovuto essere "trasmessa il 2 dicembre su Rainews 24", Damasco la programmerà sui media del Paese senza la contemporaneità prevista dagli accordi.

Ma l'ad della Rai, Fabrizio Salini, precisa in una nota: "L'intervista al presidente siriano Bashar al Assad, realizzata dall'ad di Rai Com, Monica Maggioni, non è stata effettuata su commissione di alcuna testata Rai. Pertanto non poteva venire concordata a priori una data di messa in onda".

A quanto si apprende, Salini sarebbe stato informato che la Maggioni, già inviata di punta del Tg1, ex direttore di Rainew24 e ex presidente Rai, aveva la possibilità di effettuare l'intervista ad Assad e che sarebbe andata a realizzarla in qualità di ad di Rai Com. Il colloquio sarebbe stato poi proposto al alcune testate della Rai, che tuttavia non lo avrebbero trasmesso rivendicando la professionalità dei propri giornalisti.

L'impasse ha provocato la reazione del governo siriano: "Il 26 novembre 2019, il presidente al-Assad ha rilasciato un'intervista alla Ceo di RaiCom, Monica Maggioni", ha scritto l'ufficio stampa della presidenza siriana. "Si è convenuto che l'intervista sarebbe andata in onda il 2 dicembre su RaiNews 24 e sui media nazionali siriani". Il 2 dicembre, però, sostiene ancora Damasco, "RaiNews 24 ha chiesto di posticipare la messa in onda senza ulteriori spiegazioni".

A questo sono seguiti, sempre secondo l'ufficio stampa della presidenza siriana, altri due rinvii. "Questo è un ulteriore esempio dei tentativi occidentali di nascondere la verità sulla situazione in Siria e sulle sue conseguenze sull'Europa e nell'arena internazionale".

(Unioneonline/F)
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