È stato condannato in via definitiva per l'omicidio della moglie, Elena Ceste. Ma per Eugenio D'Orio, biologo e genetista forense, Michele Buoninconti "'è totalmente estraneo ai fatti per i quali è stato condannato a 30 anni di reclusione''.

Michele Buoninconti (Archivio L'Unione Sarda)
Michele Buoninconti (Archivio L'Unione Sarda)
Michele Buoninconti (Archivio L'Unione Sarda)

L'esperto ribadisce sui social che "il signor Buoniconti, mio assistito, è totalmente estraneo''. ''Per cominciare - spiega - non è chiara la causa della morte, non si ha certezza che sia omicidio, suicidio o morte accidentale". Inoltre "il dna e le tracce biologiche, elementi assai importanti per una corretta ricostruzione dei fatti accaduti, sono 'paurosamente' assenti nelle indagini svolte dalla Procura. Le indagini difensive sono in corso, e potrebbero svelare una verità che è molto diversa da quella dello 'sbatti il mostro in prima pagina'",

Il delitto si è consumato nel gennaio del 2014 quando la 37enne Elena Ceste, mamma di quattro figli (QUI IL RICORDO DELLA SUA AMICA SARDA), scompare dalla sua casa di Costigliole d'Asti.

Il cadavere viene ritrovato mesi dopo, in un canale poco distante dall'abitazione.

Per l'omicidio e per l'occultamento di cadavere, Michele Buoninconti si è sempre professato innocente. Ora sta scontando la pena al carcere di Alghero, dove studia per conseguire la laurea in economia e commercio.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata