"Quello che è successo a Bibbiano non deve accadere mai più". Il ministro Alfonso Bonafede annuncia la stretta sul sistema di affidamenti in Italia e si appresta a firmare l'atto che darà vita alla "Squadra speciale di giustizia per la protezione dei bambini".

La decisione è nata dopo l'inchiesta che ha travolto il piccolo comune emiliano, teatro di un presunto sistema illecito di gestione dei minori in affido. A giugno è scattato il blitz, con 18 arresti tra medici, assistenti sociali e funzionari del comune, compreso il sindaco Andrea Carletti, finito ai domiciliari e autosospesosi dal Pd.

Carletti è indagato per abuso d'ufficio e, come ha chiarito la Procura, stando a quanto emerso finora non ha nulla a che vedere con i presunti maltrattamenti sui bambini.

"Con questa commissione avremo il monitoraggio costante e serratissimo di tutto il percorso dei bambini affidati: tutti gli operatori dovranno sentire il fiato sul collo da parte della magistratura", avverte Bonafede.

Anche lui, come Di Maio, attacca il Pd. Di Maio aveva detto che il Pd in Emilia "toglieva i bambini alle famiglie con l'elettroshock". Frase con cui si è guadagnato una querela, e che ha portato la Procura a smentire: "Nessun elettroschock".

M5S rincara le accuse sul blog:" Vergognoso l'atteggiamento del Pd, che tace davanti a un'inchiesta in cui sono coinvolti loro esponenti. Vogliamo istituire una commissione d'inchiesta, il Pd la voterà o vuole rendersi ancora una volta complice?".

Salvini, più furbo del collega vicepremier, lancia le bombe sui social ma mai accusa apertamente il Pd. "Perché la sinistra non ne parla?", si chiede il leghista, lasciando che siano i suoi followers a scatenarsi con i commenti. Per questo, a differenza di Di Maio, non dovrà rispondere in Tribunale delle sue frasi.

(Unioneonline/L)
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