L'attore Silvio Muccino è stato rinviato a giudizio per diffamazione per le sue dichiarazioni contro il fratello regista Gabriele in'intervista alla trasmissione "L'Arena", nella quale lo definì un uomo violento accusandolo di aver aggredito la ex moglie Elena Majoni.

Le sue parole, che risalgono a al 2016, avrebbero leso la reputazione del cineasta.

Nel dettaglio, Silvio Muccino raccontò che il fratello aveva tirato uno schiaffo all'ex coniuge, provocandole la perforazione del timpano.

"Ci sono stati ripetuti episodi di violenza domestica. Un'estate poi eravamo nella casa di campagna di Gabriele. Lui era innervosito e andò in camera da Elena. Quando mi avvicinai alla porta, vidi lei uscire con una mano sull'orecchio e le lacrime agli occhi. Non sentiva più niente: uno schiaffo le aveva perforato un timpano e ha dovuto subire una timpano-plastica per riacquisirlo in parte", ha raccontato l'interprete romano.

La prima udienza del procedimento che vedrà i due fratelli l'uno contro l'altro è stata fissata dal gup di Roma al 14 gennaio del 2020.

"La decisione del giudice rappresenta un primo passo verso l'accertamento della verità a fronte di quanto era stato detto davanti a milioni di telespettatori nei confronti del mio assistito", ha commentato l'avvocato Carlo Longari, legale del regista Gabriele Muccino.

(Unioneonline/F)
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