La sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha condannato il pm di Napoli, Henry John Woodcock, alla sanzione della censura nell'ambito del procedimento sul caso Consip. Assolta, invece, la collega Celestina Carrano.

Woodcock è stato condannato per avere mancato al dovere di riserbo e avere avuto un comportamento "gravemente scorretto" con riferimento ai "virgolettati" sul caso contenuti in un articolo di "Repubblica" dell'aprile 2017: secondo la procura generale si tratterebbe di una "grave scorrettezza" nei confronti sia dell'allora procuratore facente funzioni Nunzio Fragliasso, sia dei pm della Capitale titolari del filone romano dell'indagine.

Le dichiarazioni in questione sono quelle che lo stesso pm ha detto di avere rilasciato in un colloquio privato con una giornalista amica, che gli aveva assicurato che non le avrebbe pubblicate.

Su questo punto a Woodcock era anche contestata l'interferenza con i colleghi romani, ai quali poi parte dell'inchiesta era stata trasmessa, accusa da cui è stato invece assolto.

Woodcock è poi stato assolto, insieme alla collega Carrano, in riferimento all'accusa di aver violato i doveri di "imparzialità, correttezza e diligenza" nel corso dell'interrogatorio, avvenuto il 21 dicembre 2016, all'ex consigliere di Palazzo Chigi Filippo Vannoni, non iscritto nel registro degli indagati e sentito come persona informata sui fatti senza l'assistenza di un avvocato e con metodi ritenuti lesivi della sua dignità.

"Leggeremo le motivazioni, ma sicuramente ricorreremo in Cassazione", ha annunciato l'ex procuratore di Torino Marcello Maddalena, difensore del pm di Napoli Henry John Woodcock davanti alla Sezione disciplinare del Csm.

Il verdetto della disciplinare del Csm potrebbe essere impugnato davanti alle sezioni unite civili della Cassazione anche dalla procura generale della Suprema Corte. "Non sono soddisfatto - ha detto il rappresentante della procura generale della Cassazione Mario Fresa - e mi riservo di valutare il ricorso in Cassazione".

Nessun commento invece da parte di Woodcock e Carrano, che hanno lasciato Palazzo dei marescialli senza fare alcuna dichiarazione ai giornalisti.

(Unioneonline/v.l.)
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