Raffica di arresti in Trentino per sgominare una cellula anarchica accusata di terrorismo.

Sono 7 le misure cautelari eseguite in queste ore dalla Polizia di Stato di Trento e dai Carabinieri del Ros nei confronti di altrettante persone, accusate di aver organizzato diversi attentati contro obiettivi istituzionali tra il 2017 e il 2019.

Tra questi, anche quello compiuto con un ordigno esplosivo alla sede della Lega di Ala (in provincia di Trento) del 13 ottobre scorso.

In particolare, i sette militanti finiti in manette sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di "associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, fabbricazione, detenzione e porto di armi ed esplosivi, atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi, incendio e danneggiamento di sistemi informatici o telematici, anche

di pubblica utilità, con finalità di terrorismo".

Le indagini, spiegano gli inquirenti, "hanno consentito di riscontrare come la cellula sovversiva fosse caratterizzata da concreti 'propositi eversivi', testimoniati non solo dai molteplici attentati compiuti, ma

anche da una spiccata 'intenzione insurrezionale', tanto che, in un commento intercettato, è espressamente affermato che per "fare la rivoluzione è necessario addirittura 'ammazzare qualcuno'".

Nel corso dell'operazione è stato sequestrato diverso materiale esplosivo, oltre a oggetti atti ad offendere e materiale di propaganda.

(Unioneonline/l.f.)
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