Sono 15 i casi positivi al Covid-19 tra gli agenti di polizia penitenziaria, settore amministrativo, del carcere di Bancali. Uno è stato trasportato al reparto Covid dell'ospedale di Sassari. Nessuno dei positivi ha avuto contatti con i detenuti, per cui la situazione per il momento all'interno del carcere è sotto controllo.

Tra i detenuti è risultata positiva una persona, soggetta però all'art. 21 (semi-libero), che di giorno esce in permesso e di notte dorme nella sua cella. Quindi anche in questo caso si tratta di un caso circoscritto. Nella struttura inoltre sono state adottate tutte le misure di sicurezza che la situazione impone.

L'incontro tra l'Imam (al centro),il direttore del carcere Graziano Pujia (a sinistra) e Antonello Unida (foto concessa da Unida)
L'incontro tra l'Imam (al centro),il direttore del carcere Graziano Pujia (a sinistra) e Antonello Unida (foto concessa da Unida)
L'incontro tra l'Imam (al centro),il direttore del carcere Graziano Pujia (a sinistra) e Antonello Unida (foto concessa da Unida)

Nel frattempo nel carcere di Bancali, grazie all'interessamento del garante dei detenuti Antonello Unida, qualche giorno fa l'Imam regionale Abdellaoui Salaheddine si è incontrato con il direttore del carcere Graziano Pujia. È la prima volta che un Imam entra nella struttura carceraria sassarese, dove, tra gli altri, ci sono numerosi detenuti di fede musulmana. L'incontro è stato molto cordiale e chiaramente caratterizzato dagli argomenti attuali, come la pandemia. L'Iman ha inoltre chiesto al direttore di poter entrare due volte al mese nel carcere per incontrare i detenuti di fede musulmana. Richiesta che passerà al vaglio di istituzioni superiori. "Il mio intendimento è costruire ponti e non muri - dichiara il garante dei detenuti Antonello Unida - Non potevo essere insensibile alla richiesta dei 125 detenuti musulmani di Bancali. Ora vedremo l'evolversi della vicenda".
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