"Noi non parteciperemo alle primarie se non prima di aver fatto un approfondimento sulle alcune questioni con l'intera coalizione, sia in relazione alle idee e alle proposte, per fare in modo che esca un solo programma elettorale, sia in relazione alle richieste di uno sforzo di sintesi per trovare una convergenza su una persona".

Il candidato di Campo Progressista alle primarie del centrosinistra di Porto Torres, Benedetto Sechi, presidente del Flag Nord Sardegna, fa marcia indietro e chiede allo schieramento delle forze politiche di centrosinistra di rivedere il "sistema" delle primarie, e di aprire un confronto con le altre forze politiche per una decisione interna sul candidato, prima di una conferma da delegare ai cittadini.

"Perché noi non sposeremo qualunque programma o qualunque candidato venga fuori. Pretendiamo, invece, che questa discussione si faccia adesso e chiediamo che venga sospeso questo percorso delle primarie - aggiunge Sechi - un meccanismo quello delle primarie che è distorto, un sistema malato che assolve chi deve decidere, e dove anche gli avversari possono votare. Abbiamo prove che il centrodestra si stava organizzando per scegliere lui il candidato della aggregazione di centrosinistra".

Sechi ha parlato poi di programmi non condivisi. "Mi sono ritrovato in una coalizione che sembra sia stata messa insieme più per partecipare ad un casting che non a presentare un progetto, un gruppo che alla fine ha partorito le primarie prima che ci fossero dei candidati in campo. Dobbiamo ragionare attorno ad un progetto che giustifiche la coesione di questo schieramento, anche perché i programmi sono diversi".

Nel suo lungo discorso, Sechi ha parlato delle sue "rivoluzioni" per risolvere le problematiche nei diversi settori: dal Parco Asinara, ai fondi comunitari, dal porto alla pesca, soffermandosi sulla qualità di un'amministrazione comunale e di un esecutivo in termini di competenze e preparazione politica.
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