L'acqua delle fogne rientrava in casa dagli scarichi idrici del lavandino della cucina e della doccia del bagno. Per i residenti degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di via Puglisi, in periodo di coronavirus, il disservizio è diventato un incubo.

Due gli appartamenti interessati, dove i proprietari ogni giorno si vedevano "gorgogliare" dai lavandini acqua sporca e puzzolente.

"Il problema risale alla costruzione dei pozzetti e quindi dell'armatura realizzata in legno e lasciata marcire all'interno da chi ha realizzato i lavori - lamenta uno dei residenti - così i pezzi di legno una volta deteriorati si sono staccati andando ad intasare la fogna, e l'acqua nera prima ha allagato un appartamento e poi l'altro adiacente".

Una melma risalita dalle colonne di scarico, una criticità presente da oltre due mesi e segnalata all'amministrazione comunale che ha consigliato ai residenti di rivolgersi all'amministratore di condominio. "Da circa un anno non abbiamo un capo-condomino e questo crea ulteriori problemi - aggiungono i residenti - in particolare per le manutenzioni straordinarie, ma ci aspettavano un sostegno da parte del Comune con l'intervento di un auto spurgo, perché era un problema creato da chi ha costruito. Nel frattempo ci siamo adoperati in maniera autonoma per sistemare temporaneamente la fogna e speriamo che il problema non si ripresenti".

I condomini nei prossimi giorni si attiveranno per nominare, tramite bando pubblico, un nuovo amministratore di condominio.
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