La notizia della scomparsa di Giovanni Antonio Sau, il motociclista 30enne che ieri ha perso la vita sulla camionale all'ingresso di Porto Torres, ha sconvolto non solo amici e parenti, ma anche i tanti appassionati di due ruote che con lui condividevano la grande, sconfinata passione per le motociclette.

Centinaia i messaggi di affetto e dolore affidati a Facebook: "Buon viaggio Giovanni, veglia sulla tua famiglia: è questo il tuo ruolo ora", si legge sui social. E ancora: "Noi pregheremo per te, ma tu prega per i tuoi genitori perché possano sopportare questo enorme dolore".

Sabato sera la sua vita è finita in quella strada maledetta. In sella alla sua adorata Yamaha r6 anche un amico, che ha riportato diversi traumi in tutto il corpo. Si trova in un letto d'ospedale al Santissima Annunziata: la prognosi non è stata sciolta ma i medici dicono che se la caverà.

Ieri sera alle 19.30 sul rettilineo della camionale mentre viaggiavano in direzione Sassari, la moto ha urtato contro il lato posteriore destro della Peugeot con a bordo una coppia, anche loro di Porto Torres.

Lo scontro violento ha sbalzato i due giovani sulla carreggiata: l'amico è finito diversi metri più avanti dal punto dell'impatto, mentre Giovanni Sau ha strisciato per alcuni metri sull'asfalto prima di finire contro il guardrail. È morto sul colpo. Domani i funerali alle 16 nella basilica di San Gavino.
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