C'erano proprio tutti, dai carabinieri ai sacerdoti del Sarrabus-Gerrei, con i sindaci e tantissimi cittadini.

Villasimius ha vissuto per la prima volta la Festa della Virgo Fidelis, tra suonatori di launeddas, le parole di padre Mariano Asunis che ha ricordato anche le guerre di Nassyria e nel Kosovo in un clima di grande commozione.

Così tutti hanno voluto stringersi attorno alla patrona dei carabinieri, ricordandone il significato anche attraverso le parole del comandante della Compagnia dei carabinieri di San Vito, il maggiore Stefano Colantonio.

Alla cerimonia organizzata ha partecipato un nutrito numero di militari in alta uniforme insieme ai rappresentanti delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e associazioni combattentistiche di tutto il territorio del Sarrabus e del Gerrei e agli altri sodalizi della zona.

Alla cerimonia erano presenti oltre 350 persone, tra cui i il sindaco Luca Dessì con altri primi cittadini, arrivati con i gonfaloni dei rispettivi Comuni.

Il rito è stato officiato da padre Mariano Asunis, cappellano militare dell'Arma di tutta la Sardegna, che è stato affiancato da quasi tutti i parroci delle parrocchie del territorio della Compagnia carabinieri di San Vito. La cerimonia è stata accompagnata dai maestri suonatori delle launeddas, con il coro composto dai familiari dei militari, che hanno eseguito l'Inno alla Virgo Fidelis.

Durante la commemorazione il maggiore Colantonio ha anche ricordato il 78esimo anniversario della battaglia di Culqualber in terra d'Africa e la Giornata dell'Orfano.
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