Medicina territoriale in affanno nell'Alto oristanese.

Disagi per i cittadini, soprattutto dei piccoli paesi. La popolazione è costituita in buona parte da anziani e per loro spostarsi per raggiungere l'ambulatorio del medico nei paesi vicini o a Ghilarza non è semplice. Complicata la situazione ad Ardauli dove già in estate il sindaco Massimo Ibba aveva sollevato il problema dopo che uno dei tre medici di base era andato in pensione.

Ora dal 24 febbraio un nuovo pensionamento e al momento non è prevista la sostituzione del medico.

I pazienti, circa 300 persone, dovranno scegliere tra i medici disponibili tra Neoneli, Ghilarza, Norbello, Abbasanta e Sedilo. Centri non proprio vicinissimi per chi è in là con l'età.

"Giovedì è pervenuta la nota dell'ATS con la quale veniva comunicato il pensionamento di un altro medico di base che opera sul nostro territorio - spiega il sindaco Massimo Ibba -. A partire da agosto 2020, in momenti diversi, con diverse comunicazioni rimaste senza riscontro, avevo evidenziato all'ATS la situazione che si sarebbe creata con il pensionamento dei medici di base che prestano il loro servizio presso la nostra comunità. Si richiedeva che venissero prese tutte le opportune decisioni e accorgimenti al fine di garantire il diritto alla salute, attraverso azioni che non comportassero per i cittadini ulteriori disagi. La maggior parte della popolazione è composta da anziani che necessitano di un rapporto continuativo, fiduciario e senza spostamenti con il proprio medico. Non è sostenibile che debbano spostarsi a Ghilarza: considerata la carenza del sistema di trasporto pubblico, alcuni sarebbero costretti a pagare per farsi accompagnare, anche solo per una prescrizione, dal momento che, a causa dell'età, risulterebbe estremamente complicato utilizzare i sistemi informatici per farsi inviare le prescrizioni".

Il sindaco quindi precisa: "Questa problematica riguarda anche altri Comuni del nostro territorio, per cui vigileremo, come Amministrazione, affinché vengano presi gli opportuni provvedimenti necessari alla continuità dell'assistenza della popolazione, garantendo, per contro, massima disponibilità e collaborazione nel percorrere tutte le strade possibili affinché si trovino delle soluzioni che possano soddisfare le giuste esigenze e il diritto alla salute di tutti i cittadini".
© Riproduzione riservata