Genitori in autogestione per amore dei figli.

Succede a Terralba. Le mamme e i papà dei ragazzi che da sempre frequentano il Centro diurno socio educativo hanno deciso di prendere in gestione la struttura visto che il Comune ancora non ha ancora pubblicato il bando per affidare il servizio.

La loro missione è solo una: non far svanire il sorriso dei loro figli che già combattono giornalmente con i problemi di salute.

Lunedì mattina alle nove inizierà l'autogestione da parte delle famiglie.

"Grazie al Comune che ha accettato la nostra proposta e all'associazione Anta-Auser che ha messo a disposizione tanto materiale didattico ma anche tanti volontari, i nostri figli potranno finalmente entrare in quella che per loro è la seconda casa da tanti anni - racconta Roberto Marongiu, 59 anni, uno dei genitori -. Per noi sarà una nuova avventura, sicuramente emozionante".

I ragazzi, con un 'età compresa tra i 32 ai 50 anni, tutti con problemi o psichici o motori, saranno nuovamente sui loro banchi per imparare a cantare, disegnare e partecipare a qualsiasi attività creativa. "Ogni giorno ci sarà una figura professionale diversa che noi genitori nei giorni scorsi siamo riusciti a contattare - spiega ancora papà Roberto -. Ovviamente tutto sarà a nostre spese. Pagheremo noi gli educatori grazie ai contributi della legge 162 di cui usufruiscono i nostri ragazzi. Ma non potevamo fare altrimenti. Non potevamo più aspettare in silenzio. Per i nostri figli quelle ore trascorse all'interno del centro sono preziose, speciali".

Tutto questo sino a quando il Comune non pubblicherà il bando.

L'ultimo è scaduto lo scorso 2 gennaio.
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