Può essere legata a una maggiore capacità di diffusione del virus la nuova variante del Covid scoperta in Sardegna nel laboratorio dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari.

Si chiama A.27: "L'abbiamo trovata il 18 marzo, fino a quel momento era sconosciuta in Italia, si aveva notizia di qualche caso all'estero, in Slovenia, Francia, Svizzera e Regno Unito, poi la settimana dopo è stata registrata anche in Sicilia", spiega il direttore, Ferdinando Coghe, che ha fatto il sequenziamento insieme con il collega Germano Orrù, responsabile del servizio di Biologia Molecolare, e i loro team.

La scoperta "non deve farci allarmare ulteriormente - sottolinea Coghe - è un dato molto importante per la comunità scientifica, perché ci aiuta a capire cosa potrebbe succedere nel prossimo futuro". La variante A.27 - al momento nell'Isola circola maggiormente quella inglese (85% dei casi) - "presenta un mix di due mutazioni peculiari, la N501Y e la L452R che, in combinazione con alcune mutazioni aggiuntive, sembrano responsabili di una maggiore trasmissione del virus".

Per ora è stata individuata in quattro sardi, tre cagliaritani e un altro residente in provincia: uno dei malati, il più anziano, con altre patologie, è morto, gli altri tre, intorno ai cinquant'anni, sono tutti in cura a domicilio. Non si sa molto su come si siano infettati, uno è un vigile urbano, gli altri per lavoro hanno avuto diversi contatti con altre persone, uno è un episodio di un cluster familiare.

(Unioneonline)

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