Lo stop del governo, poi il vertice notturno per condividere i dubbi. La nuova ordinanza del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ancora non ha visto la luce e i motivi sono con tutta probabilità legati alla presa di posizione da parte dell'esecutivo nazionale. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti chiarito che ogni provvedimento emanato dalle Regioni e che sia destinato ad alleggerire le misure stabilite dall'ultimo Dpcm di Conte verrà impugnato.

Il governatore qualche giorno fa aveva anticipato che non avrebbe firmato decisioni destinate poi ad essere al centro di un ricorso.

Ma ieri sera si è svolto un vertice, proseguito poi nella notte, convocato da Solinas e a cui hanno preso parte l'assessore alla Sanità, Mario Nieddu, i capigruppo di maggioranza di opposizione e i componenti del Comitato tecnico scientifico. All'esame il testo dell'ordinanza tra i cui punti c'è anche quello che prevede la chiusura di bar e ristoranti alle 21 e 23.30, e inoltre la riapertura di palestre e piscine.

Sul fronte della scuola il presidente della Regione condivide invece col governo la decisione di estendere la didattica a distanza dal 75 al 100 per cento e la chiusura delle scuole superiori per 30 giorni. Considerando i trasporti, infine, nel testo di Solinas ci sono restrizioni: in particolare la riduzione delle frequenze in porti e aeroporti.

(Unioneonline)

I dettagli su L'Unione Sarda oggi in edicola
© Riproduzione riservata