Gli uffici comunali dell'Igiene del suolo hanno predisposto l'ordine di servizio, lunedì mattina le ruspe punteranno verso Sant'Elia per bonificare le aree invase dalle discariche abusive, montagne di rifiuti tra i palazzi del quartiere cagliaritano che ormai, dopo settimane di abbandono, cominciano a puzzare, rilasciando un insopportabile fetore per via della decomposizione dei materiali organici.

Saranno gli operai e i mezzi della De Vizia a ripulire il rione. Ancora una volta, l'ennesima, sarà avviata una vera azione di smaltimento meccanico dopo i tentativi, a vuoto, di evitare gli accumuli della spazzatura nelle strade, nei giardini e negli angoli libero tra i palazzoni.

"Appena finita l'emergenza Covid - assicura l'assessore all'Igiene del suolo, Alessandro Guarracino- riprenderemo gli incontri, il dialogo con i cittadini, unica vera arma per cambiar rotta". Un confronto diretto che secondo il responsabile dell'assessorato potrebbe portare molti più benefici di quanto si possa ottenere con telecamere e videosorveglianza Se ancora una volta le aree critiche (via Schiavazzi angolo via Magellano, piazza Demuro, le aiuole di via Livingston tanto per citare quelle ormai storiche) saranno bonificate, restano i cumuli cresciuti sotto i portici. "Non possiamo farci nulla, non è nostra competenza. Abbiamo inviato una diffida ad Area, proprietaria degli immobili ma comprendiamo le difficoltà", dice ancora Guarracino.

Dice il presidente della commissione Igiene del suolo, Raffaele Onnis: "Le pulizie si fanno eccome, questa della prossima settimana è solo l'ultima di una lunga serie. Non è però pensabile che mentre la maggior parte dei cagliaritani rispettino le regole, a Sant'Elia si debba intervenire con azioni straordinarie che tra l'altro costano fior di quattrini alle casse del Comune".
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