4.500 controlli termici per il coronavirus negli scali sardi
Oltre 600 le chiamate gestite dalla protezione civile dall'inizio dell'emergenzaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono state oltre 600 le chiamate gestite dalla sala operativa della Protezione civile della Sardegna dall'1 febbraio, giorno in cui è scattata in Italia l'emergenza coronavirus, fino al 26. E negli aeroporti di Cagliari e Alghero (Olbia è ancora chiuso fino al 13 marzo) vengono svolti quotidianamente fino a 4.500 controlli termici per rilevare la temperatura ai passeggeri.
Nell'operazione sono impegnati funzionari della direzione generale della Protezione civile (da 3 a 5), uno o due medici dell'Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), due medici volontari e dai 10 ai 12 volontari della Protezione civile. Le organizzazioni di volontariato finora coinvolte per l'emergenza sono state 33.
A pieno regime i termoscanner saranno installati anche nei porti, e verranno impegnati ogni giorno venti medici, 20 infermieri, 80 volontari di Protezione civile e 20 funzionari della direzione generale.
I dati sono stati forniti oggi ai sindaci della Sardegna dall'assessore dell'Ambiente Gianni Lampis e dal direttore generale della Protezione civile Pasquale Belloi.
(Unioneonline/s.s.)