L'amministrazione comunale pentastellata guidata dal sindaco Sean Wheeler obbedisce al Decreto immigrazione e sicurezza voluto dalla Lega.

Una mosca bianca di fronte ad una questione politica che rilancia il protagonismo di molti sindaci a Roma come a Torino, città governate dai 5 Stelle che hanno disobbedito alla legge Salvini. A Porto Torres nessun fronte comune, la maggioranza 5 Stelle ha bocciato in aula l'ordine del giorno proposto dal consigliere comunale Claudio Piras di sospendere all'unanimità gli effetti del Dl Sicurezza voluta dal vicepremier leghista. Invece 4 consiglieri di maggioranza presenti in aula - De Marco, Demelas, Donadio e Andrea Falchi - hanno votato no al documento condiviso da altrettanti consiglieri dell'opposizione che chiede al ministro dell'Interno di riconsiderare i contenuti del decreto.

A decidere è il voto di astensione del presidente del consiglio Gavino Bigella che insieme alla minoranza aveva prima firmato l'atto contro l'applicazione del provvedimento che introduce un forte giro di vite per i richiedenti asilo e la protezione umanitaria richiesta dai rifugiati.

"Una pessima figura da parte dei consiglieri 5 Stelle che avevano sottoscritto il documento, - attacca il consigliere Piras - ma soprattutto del presidente del consiglio che pubblicamente si era espresso favorevolmente, per poi astenersi. Il suo voto sarebbe stato decisivo per approvare il documento".

Secondo la minoranza, le colpe maggiori sarebbero da attribuire al sindaco "sottrattosi al dibattito e incapace di guidare la sua parte politica. Per questo prendiamo le distanze da questa amministrazione cieca e poco propensa al dialogo per solidarizzare con tutte le altre amministrazioni che stanno portando avanti questo tema di grande valenza sociale".
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