La pesca del corallo in Sardegna partirà il primo giugno e si chiuderà il 30 settembre. La tassa per il rilascio delle autorizzazioni sarà ridotta in considerazione dell'emergenza Covid.

Sono le decisioni che la Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Gabriella Murgia, ha assunto nell'ultima seduta nel corso della quale ha approvato la delibera con la nuova regolamentazione e le direttive per disciplinare la raccolta.

"Per uno sfruttamento sostenibile dei banchi di corallo rosso presenti nel nostro mare - sottolinea Murgia - abbiamo finanziato ultimamente due progetti di ricerca volti ad approfondire le conoscenze scientifiche e a garantire il monitoraggio di questa risorsa. Seguendo un modello gestionale che ci viene riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, le misure adottate dalla Regione ogni anno vengono decise in base ai dati sul prelievo e alle evidenze scientifiche fornite dalla ricerca".

I ricercatori "sottolineano in sintesi l'importanza di tenere sotto stretto controllo lo sfruttamento della risorsa per i prossimi anni di gestione e suggeriscono in via precauzionale di non aumentare lo sforzo di prelievo, in linea con quanto più recentemente disposto dalla Commissione generale della Pesca per il Mediterraneo".

Per esercitare l'attività di pesca del corallo rosso, i pescatori professionisti titolari dell'autorizzazione regionale potranno prelevare, mediante uso della piccozza, ogni giorno una quantità non superiore a 2,5 kg. Si potrà raccogliere solo corallo rosso con un diametro di base non inferiore a 10 millimetri.

Per quest'anno il numero delle autorizzazioni non potrà essere superiore a 25 e la tassa annuale sarà ridotta da 1500 a 1000 euro. L'esercizio della pesca sarà consentito a profondità non inferiori ai 50 metri, per garantire uno sfruttamento sostenibile del corallo rosso, con esclusione delle aree marine protette (Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, Capo Caccia-Isola Piana, Isola dell'Asinara, Tavolara-Punta Coda Cavallo, Capo Carbonara-Villasimius, Capo Testa-Punta Falcone), dei parchi (Arcipelago della Maddalena e Porto Conte) e di altre aree più circoscritte tra Capo Comino e Capo Bellavista, tra Capo Testa e Capo Coda Cavallo e nella "zona campione di studio del corallo", in prossimità di Capo Caccia.

L'area compresa tra Capo Mannu e Capo Pecora sarà aperta al prelievo e assoggettata a una particolare sorveglianza da parte dell'assessorato dell'Agricoltura e del Corpo Forestale in coordinamento con le autorità statali e locali competenti.

(Unioneonline/s.s.)
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