La lotta allo spopolamento sia centrale nella programmazione delle risorse del Recovery Fund. È l'appello del presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, che oggi ha illustrato le dieci proposte dell'associazione dei Comuni per la spendita dei fondi del Next Generation Ue.

Dieci i programmi indicati, a partire da quello principale contro la desertificazione per il progresso delle aree interne, montane e marginali per abbattere le disuguaglianze territoriali. Il secondo riguarda investimenti sulle reti e la connettività (banda ultra larga e 5g) delle stesse aree. Il terzo contempla investimenti sul capitale umano: donne e giovani in particolare, con il rafforzamento della capacità della pubblica amministrazione a governare i processi del Next Generation Ue attraverso l'assunzione di mille giovani laureati e organizzati in "Cantieri di Comunità" messi a disposizione dei territori che gestiranno i fondi.

Quarto: l'organizzazione della sanità territoriale. Quinto punto: turismo e accoglienza. Sesto: un programma di investimento sull'Università e gli enti di ricerca ad altissimo tasso di innovazione (aerospazio e intelligenza artificiale). Al settimo posto ci sono gli investimenti sulla mobilità sostenibile e sulle energie rinnovabili, sulle comunità energetiche e l'autoconsumo, e, cosa fondamentale, sulla lotta al dissesto idrogeologico. Ancora, investimenti sulla modernizzazione dell'agricoltura e dell'allevamento per il recupero delle terre incolte. Ultima richiesta dei territori: gli investimenti sulla cultura diffusa e sul patrimonio archeologico.
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