Domani, a un anno esatto dalla messa in liquidazione di Air Italy, i lavoratori della compagnia aerea manifesteranno a Olbia davanti al palazzo dell'ex Provincia.

Una manifestazione che ha spaccato il fronte sindacale: la protesta di domani, organizzata da Associazione Piloti, Cobas, Usb e Anpav, si svolgerà dalle 10 alle 13, senza le altre sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

"La vertenza che coinvolge gli ex lavoratori Air Italy a rischio licenziamento ha bisogno di essere combattuta con il migliore equipaggiamento a nostra disposizione, con un fronte forte e compatto che ne consenta la risoluzione nel più breve tempo possibile e con le migliori condizioni auspicabili", dichiara il consigliere regionale del M5S, Roberto Li Gioi, appellandosi alla nascita di un fronte comune di lotta.

"Ho lanciato un appello all'unità di intenti da raggiungere tra tutte le forze politiche e tutte le rappresentanze sindacali per non lasciare aperto alcuno spiraglio all'eventuale indebolimento di questa battaglia. Purtroppo, però, nei fatti ciò non è mai avvenuto perché ancora oggi sembra che le rappresentanze sindacali stiano giocando due partite differenti anziché marciare verso un'unica direzione".

In ballo ci sono 1.465 posti di lavoro fra Olbia e Milano, di cui 550 in Sardegna. Lavoratori che fino al 30 giugno resteranno appesi al sottile filo degli ammortizzatori sociali. Il futuro è ancora da scrivere.

(Unioneonline/F)
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