Il futuro del Porto canale passa per Nuoro. Ieri, scaduto il termine della call internazionale, l'Autorità portuale ha annunciato che era pervenuta la manifestazione d'interesse da parte della società di diritto inglese Pifim in avvalimento (un istituto giuridico che consente a una società che non ha i requisiti tecnici di "appoggiarsi" a un'altra) con la Port of Amsterdam International.

Oggi cominciano a definirsi i contorni della Pifim. Che, appunto, è una società britannica. Ma che è stata creata da un finanziere nuorese, da tempo residente nella City, Davide Pinna: coinvolta nella Pifim anche una concittadina Anna Maria Corrias.

L'unica indiscrezione, al momento, venuta fuori. Contattata via mail, la società si limita a rispondere con un messaggio di no comment.

"Ci troviamo", si legge, "nella circostanza di dover declinare le vostre domande in quanto il Gruppo, per politica aziendale e in ottemperanza alla Commissione in Sardegna che ha la responsabilità di valutare la nostra proposta, non rilascerà alcuna dichiarazione". Nel prosieguo, i responsabili della comunicazione annunciano che, comunque, al termine del processo di valutazione da parte della commissione nominata dall'Autorità portuale, pubblicheranno un comunicato stampa.

Una società che non ha mai operato nel settore marittimo. Ma, a rincuorare l'Autorità portuale, c'è il fatto che la società ausiliata (questo il termine giuridico), la Pifim, abbia come società ausiliaria la Port of Amsterdam International, leader nel settore.

Ma, intanto, c'è da risolvere il nodo dei lavoratori: domani scadrà la cassa integrazione.

Anche nella tarda serata di oggi, è in programma un tavolo con ministero, Regione, sindacati e gli ex concessionari della Contship. Questi ultimi, nonostante le rassicurazioni ottenute dalle autorità, non sembrano però intenzionati a bloccare i licenziamenti.
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