Navi Tirrenia e Moby vendesi. Con un'operazione congiunta sul mercato internazionale dello shipping le due compagnie del gruppo Onorato hanno messo messo in vendita tre navi, di cui due ritenute i gioielli delle società di navigazione. In pieno concordato preventivo, sancito nelle scorse settimane dal Tribunale fallimentare di Milano, su richiesta della stessa compagnia di navigazione, i broker americani hanno rilanciato la vendita della Moby Aki e della Sharden con l'effige della Tirrenia sulla livrea. Il broker finlandese Nautisnp, invece, ha messo in vendita la nave cargo Giuseppe Sa, prezzo fissato in un milione e 750 mila euro.

Le ammiraglie

La vendita delle due ammiraglie di Moby e della ex compagnia di Stato è, invece, nelle mani di uno dei maggiori operatori mondiali del mercato navale, TheYachtMarket, posizionato nel cuore di Southampton, nel Regno Unito. Un'operazione che ripercorre sotto altra veste quella tentata un anno fa quando Onorato aveva sottoscritto un accordo di vendita della stessa Moby Aki, insieme alla Moby Wonder, con la compagnia danese Dfds. Vendita naufragata per il blocco deciso da Banca Intesa che non aveva svincolato le ipoteche sulle due navi.

I broker del mare

La pubblicazione nei siti specializzati delle due imbarcazioni con tanto di foto e livree ben evidenti lascia trapelare un tentativo estremo di proporre ai due commissari nominati dal tribunale, uno per Moby e uno per Tirrenia, un interesse del mercato. Per entrambe le motonavi l'offerta, in sterline, indica lo stesso importo: 75 milioni di dollari, quasi 66 milioni di euro. Onorato, dunque, spera di incassare, attraverso il Tribunale, 132 milioni di euro. Una cifra importante ma non sufficiente a coprire gli oltre 600 milioni di euro di debiti accumulati nella gestione dell'intero gruppo. Resta da capire se questa sortita internazionale sia un sondaggio del mercato utile per definire la proposta di concordato oppure sia stata autorizzata direttamente dai commissari.

Il Tribunale fallimentare

Un fatto è certo, gli uffici milanesi del Palazzo di Giustizia, nel decreto ex art.161, comma sesto della legge fallimentare, sono stati perentori nel vietare al gruppo Onorato qualsiasi azione che non rientri nella normale e minima gestione aziendale. Vendere due navi non rientra, dunque, nelle facoltà delle due compagnie ma costituisce il tentativo di portare sul tavolo del concordato un minimo di liquidità. Il tentativo, secondo i piani di Onorato, è quello di mettere insieme un tesoretto utile per suggerire ai creditori di accettare poco e subito, piuttosto che recuperare qualcosa di più senza dare certezza del quando.

Il valore delle navi

La messa in vendita delle due navi, entrambe del 2005, costituisce il tentativo di non far emergere in tutta la sua gravità il deprezzamento complessivo dell'intera flotta di 26 navi nella disponibilità del gruppo. Le stime dei broker sono calibrate secondo la tempestica di vendita. Se c'è urgenza nella liquidazione il valore complessivo della vendita sarebbe di 249 milioni di euro, 101 per le navi Moby e 148 per le ex Tirrenia. Nell'ipotesi di una liquidazione ordinata il valore complessivo sarebbe di 449 milioni di euro, di cui 174 per Moby e 275 per l'ex compagnia di Stato. Stime che attendono la prova del mercato e del Tribunale di Milano.

M. P.

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