Il governo al lavoro per aiutare le attività più colpite dal coronavirus, negozi, bar e ristoranti.

Con il prossimo decreto di agosto dovrebbero essere stanziati almeno due miliardi per spingere i consumi, una sorta di bonus sugli acquisti che potrebbe essere esteso anche all'abbigliamento e agli elettrodomestici.

Il tutto attraverso una card o un rimborso direttamente al contribuente, mentre resta consolidato l'orientamento di premiare le spese effettuate con pagamenti tracciabili, con carte e bancomat, e fino a dicembre 2020.

Confermata anche l'intenzione, come detto dal viceministro all'Economia Laura Castelli, di fornire altre misure di sostegno al settore, dalla proroga dell'esenzione della Tosap a un fondo di garanzia per gli affitti.

In tandem con il ministero dell'Economia lavora quello del Turismo, con Dario Franceschini che punta a sostenere i centri storici delle città d'arte semi-deserti per l'assenza dei turisti stranieri e per lo smart working diffuso. Il calo di presenze, secondo i calcoli di Confesercenti, tocca i 34 milioni con perdite stimate attorno ai 7 miliardi.

Anche il ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, ha lanciato la sua proposta di un fondo da 1 miliardo per la ristorazione che dia sostegno a tutta la filiera del made in Italy, con un bonus da 5mila euro a esercizio per l'acquisto di prodotti agroalimentari italiani.

LE RISORSE - Quanto alle risorse che si possono investire, il limite è quello dei 25 miliardi di nuovo deficit autorizzati dal Parlamento, che saranno destinati in gran parte (circa 13 miliardi) al pacchetto lavoro. Su questo fronte si sta ancora limando la proposta di proroga della cassa Covid selettiva, abbinata a un prolungamento fino a fine anno del blocco dei licenziamenti.

Il resto delle risorse andrà al rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi (poco meno di 1 miliardo), alle nuove scadenze lunghe per pagare le tasse sospese di marzo, aprile e maggio (circa 4 miliardi), alla scuola (1,3 miliardi), e agli enti locali.

L'intesa con le Regioni prevede ulteriori 2,3 miliardi di ristoro mentre ai Comuni dovrebbero andare circa 3,5 miliardi cui si dovrebbero aggiungere anche i fondi per la gestione dell'emergenza migranti e per i relativi controlli sanitari anti-Covid. Mezzo miliardo, infine, andrà a rimpinguare il fondo per la rottamazione auto (3mila prenotazioni per l'ecobonus solo nelle prime 2 ore) che potrebbe essere esteso anche ai veicoli commerciali.

(Unioneonline/D)
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