Confermata la penalità da 500mila euro inflitta nel febbraio dello scorso anno dal Ministero dei Trasporti alla Compagnia Italiana di Navigazione per violazioni contrattuali riferite a una "variazione unilaterale assetto linea Genova-Olbia con corse aggiuntive".

Lo ha deciso il Tar del Lazio con sentenza. Le accuse del Mit riguardavano due corse aggiuntive, di cui una diurna, sulla linea Genova-Olbia nel periodo dal primo giugno al 15 luglio 2018. Per il Tar "è evidente che a fronte di una previsione letterale della Convenzione che consente ogni variazione dei servizi indicati nella Convenzione previo accordo tra le parti, la condotta della resistente che ha modificato unilateralmente il numero delle corse non può essere giustificato in nome di un'interpretazione funzionale rispetto al presunto scopo della convenzione".

Con ulteriori 11 sentenze, il Tribunale amministrativo regionale ha confermato anche una serie di sanzioni per violazioni contrattuali su alcune navi sulle linee di collegamento con le Isole: nel mirino il minor tonnellaggio delle motonavi utilizzate, il minore numero di poltrone reclinabili e la più limitata capacità di trasporto di sole autovetture.

"Se la Convenzione prevede che sia utilizzata una nave con certe caratteristiche tecniche - scrive il Tar in una delle sentenze - quando se ne impiega una priva di quei requisiti si deve spiegare che non è possibile fare diversamente e che il mezzo che sostituisce quella impossibilitata garantirà l'espletamento integrale del servizio pubblico". Per i giudici, inoltre, "aver inviato una mera nota" nella quale erano state indicate le navi utilizzate nei periodi e nelle tratte di riferimento "non è condotta tale da giustificare il sorgere dell'affidamento circa la correttezza della condotta".

(Unioneonline/D)
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