I voucher turistici devono essere rimborsabili. E' quanto sostiene l'Antitrust che ha inviato una segnalazione in tal senso a governo e Parlamento, vista la norma del Cura Italia che consente agli operatori del settore

turistico di emettere un voucher - in luogo del rimborso - per "ristorare" viaggi, voli e hotel cancellati per circostanze eccezionali e situazioni soggettive connesse con l'emergenza da Covid-19.

La norma per l'Antitrust è in conflitto con la normativa europea e l'Autorità avverte che senza una correzione "interverrà per assicurare la corretta applicazione delle disposizioni di fonte comunitaria disapplicando la normativa nazionale con esse contrastante".

Secondo l'articolo 88 bis del Cura Italia, spiega l'Antitrust, tale compensazione può sostituire il rimborso senza la necessità che il consumatore accetti.

Ma ciò sarebbe in contrasto con la posizione assunta dalla Commissione Ue, che il 13 maggio 2020 ha raccomandato che l'operatore possa legittimamente offrire anche un voucher, ma "a condizione che i viaggiatori non siano privati del diritto al rimborso in denaro".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata