Il Movimento 5 Stelle fa saltare un accordo che sembrava ormai raggiunto dalla maggioranza sul tema della regolarizzazione di braccianti, colf e badanti stranieri.

Una misura che coinvolge circa 600mila migranti ed è sostenuta da Italia Viva, con il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova in prima linea, il Partito democratico.

L'intesa - che avrebbe previsto un permesso temporaneo di sei mesi, convertibile in permesso di lavoro alla sottoscrizione del contratto - sembrava essere stata raggiunta nella notte, poi è arrivato il dietrofront del M5S.

"Sul tema dei lavoratori stagionali, rimaniamo fortemente contrari rispetto a qualunque intervento che si configuri come una regolarizzazione indiscriminata. Non riteniamo questa una soluzione che possa rispondere alle reali esigenze nostre aziende del settore agroalimentare. Confermiamo il nostro principio di partenza: il permesso di soggiorno deve

essere legato ad un contratto di lavoro, non viceversa", ha scritto in una nota il Movimento.

"Resta poi confermato il nostro fermo 'no' rispetto a qualunque ipotesi di sanatoria sui reati commessi. Non possiamo immaginare che possa farla franca chi si è macchiato di caporalato, di sfruttamento delle persone. Questo significherebbe, tra l'altro, anche prendersi gioco di tutte quelle aziende oneste che invece hanno sempre rispettato le leggi e rispettato i diritti dei lavoratori. Se vogliamo dare un segnale forte e chiaro, dovremmo inasprire le pene e aumentare i controlli", si legge ancora nel comunicato.

Una posizione ribadita anche dal sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia che sostiene che sulla regolarizzazione dei migranti "c'è un confronto aperto nel M5S e col capo politico Vito Crimi. In tutto questo è sparito il tema principale, quello di recuperare braccianti per l'agricoltura: stiamo affrontando il problema del caporalato o la mancanza di braccianti nei campi? Delle due l'una, anche perché la misura così com'è -vorrei far notare alla ministra Bellanova- non risolve né l'uno né l'altro problema".

(Unioneonline/F)
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