Il sito dell'Inps è andato completamente in tilt a causa dell'enorme quantità di richieste per l'indennità da 600 euro ai lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere l'attività a causa dell'emergenza coronavirus.

Le segnalazioni sono molteplici, anche se il presidente dell'istituto Pasquale Tridico ha dichiarato che il sistemi "stanno reggendo".

Le prime difficoltà si sono cominciate a registrare già a partire da ieri sera. "Questa mattina - ha detto Tridico - sono arrivate cento richieste al secondo. Dall'una di notte alle 8.30 circa abbiamo ricevuto circa 300mila domande regolari, ora ne stiamo ricevendo cento al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell'Inps, che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti siano inevitabili con questi numeri".

"Le domande - precisa Tridico - potranno essere inviate anche nei giorni successivi. Nessun click day e nessun ordine cronologico: come abbiamo detto più volte possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre".

Alcune misure come il bonus baby sitter e il congedo speciale Covid sono già attive.

DIFFUSI DATI SENSIBILI - E peggio ancora è quanto accaduto a metà mattinata. Intorno alle 10.30 diversi utenti hanno iniziato a lamentare addirittura "scambi di persona", con accessi effettuati a nome di altri contribuenti, mettendo così in bella mostra i dati personali. "Il sito Inps fornisce informazioni riservate e dati sensibili sui propri utenti".

Anche la vicepresidente dell'istituto Maria Luisa Gnecchi ha ammesso il disguido: "Una cosa gravissima che non deve succedere e sarà oggetto di verifica, ma è durato cinque minuti", ha detto. Poi l'invito agli utenti a non intasare il sito: "Cerchiamo di collaborare, nessuno resterà senza bonus".

Tridico e il premier Conte hanno parlato di "violenti attacchi hacker" in corso da giorni.

CORSA ALLE 600 EURO - Sono interessati all'indennità di 600 euro i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i co.co.co, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo. L'indennità da 600 euro non contribuisce alla formazione del reddito e non può essere tassata, è incompatibile e non cumulabile con pensione, reddito di cittadinanza, Ape sociale e assegno di invalidità.

Le risorse sono circa tre miliardi. A creare la confusione hanno certamente contribuito le comunicazioni contraddittorie del governo e dello stesso istituto. Prima Tridico ha parlato di "click day", una sorta di chi arriva prima prende i soldi. Poi, smentito il click day, il fatto che le risorse non bastino per tutti coloro che hanno diritto alla richiesta ha comunque scatenato la corsa ad accaparrarsele.

Poi l'annuncio: "Il bonus andrà a tutti, la misura sarà rinforzata e rifinanziata col decreto di aprile". Ma ormai era troppo tardi.

(Unioneonline/L)
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