Circa 200 persone sono intervenute, oggi a Nuoro, all'iniziativa intitolata "Pastorizia e sviluppo sostenibile", dedicata a una nuova proposta di legge per il rilancio del comparto ovino, caprino e bovino della Sardegna.

Un incontro, ospitato all'Eurohotel, promosso da Forza Italia - e al quale avrebbe dovuto partecipare anche il governatore Christian Solinas - per cercare di tenere vivo il dibattito sulle soluzioni per risollevare il comparto, alle prese con una crisi sfociata lo scorso anno nelle proteste dei pastori.

"Lo spirito della proposta di legge - ha spiegato su Facebook il consigliere regionale azzurro Giuseppe Talanas, primo firmatario assieme ai colleghi Cera e Cocciu - è quello di aiutare l‘allevatore che decide liberamente di diminuire la produzione e migliorare così il mercato per tutti quelli che decidono di continuare a produrre".

"Si tratta - ha aggiunto Talanas - di una soluzione tampone per far uscire gli allevatori sardi dalla crisi".

Nello stesso post su Facebook Talanas aveva risposto anche alle critiche piovute sulla proposta.

"Se chi ha il potere contrattuale dell’acquisto dei prodotti ritiene che la proposta in esame sia addirittura dannosa, allora potremmo seguire un'altra strada, e risolvere il problema in questo modo: personalmente mi impegno a ritirare la proposta di legge a condizione che ci sia un contratto vincolante che garantisca un prezzo minimo del latte ovino ad 1,50 euro e a un prezzo dell’agnello ad un minimo di 6 euro per Kg a peso vivo".

"Soltanto in questi termini - conclude il consigliere azzurro - il pastore potrà essere garantito, e su di lui graverà il rischio della produzione, e sui soggetti che hanno il potere contrattuale il rischio della commercializzazione".

(Unioneonline/l.f.)
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