Imposte locali non pagate, dal 2020 arriva il pignoramento del conto corrente
Per i debiti più cospicui sarà comunque previsto un rientro ratealePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il mancato pagamento delle tasse locali potrà costare in poche settimane il pignoramento del conto corrente. A stabilirlo le nuove regole introdotte dalla Legge di Bilancio, che dal prossimo gennaio daranno agli Enti locali strumenti rapidi per incassare i crediti arretrati.
Il documento finanziario per il prossimo anno ha infatti previsto l'estensione dell'applicazione del cosiddetto "accertamento esecutivo" anche nei tributi locali tra i quali Imu, Tari, Tasi, bolli e multe. In sostanza, non bisognerà più attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito, quindi la cartella esattoriale, ma dopo l'avviso di accertamento l'ente creditore potrà procedere direttamente a pignorare il conto corrente del cittadino inadempiente.
Per i debiti più cospicui sarà comunque previsto un rientro rateale, da un minimo di 4 fino a limite massimo di 72 tranche. La possibilità di accelerare i tempi di incasso sarà data non solo a Comuni, ma anche Province, Città metropolitane, Comunità montane o Unioni di Comuni.
Luca Mascia
***
LA PRECISAZIONE DEL PREMIER CONTE