Via libera - ma con l'astensione della Regione e dei Comuni di Sassari e di Quartu - al bilancio 2018 di Abbanoa.

A favore, tra gli altri, hanno votato grandi Comuni, come Cagliari, Nuoro, Olbia e Macomer, mentre hanno votato contro alcune piccole amministrazioni.

Questo l'esito dell'assemblea dei soci del gestore idrico della Sardegna, che si è svolta oggi a Tramatza.

La Regione, con l'assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia, ha però chiesto e fatto mettere a verbale di presentare entro 30 giorni un piano di profonda riorganizzazione aziendale a tutto campo e di riconvocare una nuova assemblea dei soci entro 45 giorni per condividere questo piano con gli stesi soci.

"La decisione della Regione di astenersi è un atto di sfiducia nei confronti dei vertici della società - ha commentato l'esponente della giunta Solinas -. Come socio di maggioranza abbiamo chiesto chiarimenti che sono arrivati in forma generica. Ritengo importante che si arrivi quanto prima a una riorganizzazione volta all'efficienza dell'azienda".

I DATI - Dati positivi per il bilancio della società, che ha chiuso il 2018 con un utile pari a 4,875 milioni di euro e un fatturato di 345,14 milioni.

Al 31 dicembre scorso risultavano attive 721.996 utenze. Le fatture emesse sono state oltre 2 milioni, con un importo medio di 172 euro. I ricavi hanno superato i 270 milioni di euro con un incremento del 7,4 % rispetto all'anno precedente.

Calano i reclami, passati da 33mila nel 2009 a appena 14mila nel 2018 (pari allo 0,7% delle fatture emesse).

Inoltre, precisa Abbanoa in una nota, "sono contenuti i costi operativi a livelli inferiori al 2002 (184,32 milioni di euro rispetto ai 220 delle gestioni passate) ed è stato raggiunto un margine operativo di esercizio (sottraendo i costi operativi ai ricavi da vendita) positivo per 86 milioni con una differenza abissale in rapporto al 2002, quando con la somma delle precedenti gestioni il margine operativo di esercizio risultava in rosso per 66,5 milioni".

(Unioneonline/F)
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