Il porto di Oristano diventerà un polo dei depositi costieri di Gnl, il gas naturale liquefatto.

Il progetto della società Higas prevede un impegno finanziario complessivo che supera gli 80 milioni di euro e, come ha ricordato il presidente del Consorzio industriale di Oristano Massimiliano Daga, "la conclusione dei lavori è prevista ad agosto del 2020. Verrà consegnata al territorio una struttura capace di stoccare 9mila metri cubi di Gnl che, in virtù di un costante approvvigionamento via mare, sarà in grado di fornire 200mila tonnellate all’anno di gas al tessuto produttivo locale sia attraverso un servizio di trasporto con autobotti ma anche avvalendosi della connessione con la rete in corso di realizzazione da parte del Consorzio industriale di Oristano".

Il progetto è stato illustrato nei giorni scorsi dal general manager della Higas, Roberto Madella che ha presentato i contenuti e gli obiettivi dell'iniziativa che consentirà alle imprese sarde l'utilizzo del metano nei processi produttivi.

All'incontro erano presenti i vertici del Consorzio e di Confapi Sardegna, Sergio Cutuli e Graziella Schintu e di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi, Stefano Mameli e Marco Franceschi.

"Il Gnl ha caratteristiche di economicità nei costi, potere calorifico con ridotto impatto ambientale e versatilità nei molteplici utilizzi: si presta all’uso industriale e all’autotrazione, ma è adattabile anche agli impianti domestici – ha detto – Inoltre è fondamentale per la capacità di riduzione media del 25 per cento delle emissioni di Co2 in atmosfera rispetto ai combustibili tradizionali derivati dal petrolio; pertanto si ha un sensibile abbattimento di polveri sottili e di altre sostanze nocive o inquinanti dell’aria".

Il rappresentante di Higas ha evidenziato anche gli aspetti relativi alla sicurezza dell'impianto: nell'eventualità di una dispersione del Gnl a terra o in mare, il gas evapora spontaneamente disperdendosi nell'atmosfera, senza residui inquinanti o accumuli infiammabili in prossimità del suolo.
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