L'assessore all'Industria Anita Pili convoca per domani i soggetti interessati alle problematiche che sta vivendo la Rwm. Con l'incontro, in programma alle 15.30 nell'assessorato di via XXIX Novembre 1847, l'assessore intende fare il punto della situazione dopo la recente mozione parlamentare con cui si è chiesto il blocco delle esportazioni belliche italiane verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi.

Specialmente la sospensione dei commerci bellici con l'Arabia Saudita (principale destinatario delle produzioni Rwm) preoccupa il management che ha già avvertito i propri dipendenti che "tutti i rinnovi contrattuali saranno eccezionalmente brevi e le nuove assunzioni del tutto sospese".

Domani in assessorato sono attesi la stessa Rwm, i Comuni di Domusnovas e Iglesias, le 2 unioni dei comuni sulcitane, i sindacati presenti nella Rsa e i regionali oltre agli assessori all'Ambiente e al Lavoro. Non mancherà sicuramente il sindaco di Domusnovas Massimo Ventura: "Ribadirò con forza che lotteremo strenuamente per impedire che si indebolisca o addirittura spenga una delle ultime luci rimaste in un territorio disastrato".

Emanuele Madeddu, segretario territoriale Filctem Cgil, vuole "conoscere le intenzioni della società in merito al proprio personale e quelle della Regione sulla fabbrica e sul territorio".

Intanto il Comune di Iglesias va verso l'ok definitivo al Campo Prove R140 di Sa Stoia, una delle propaggini che la Rwm intende realizzare nel territorio: "Il Funzionario del Suap ci ha avvertito che sono arrivati tutti gli assensi necessari e che quindi il progetto sarebbe stato approvato" dice il portavoce del Comitato Riconversione Rwm Arnaldo Scarpa. La conferenza decisoria era in programma questa mattina nell'ufficio Suap di viale Isonzo. "Come comitato avevamo chiesto di partecipare a quella che doveva essere una seduta pubblica ma l'ingresso ci è stato impedito in quanto la Rwm ha opposto il suo veto per ragioni di sicurezza". Scarpa ritiene comunque sbagliata la decisione del Comune: "Si tratta di un'ulteriore zona del nostro Comune concessa ad una sorta di servitù militare che la userà per produrre ordigni. A questo tipo di sviluppo del territorio siamo e saremo sempre contrari".
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