"Al netto delle passerelle la Commissione Sanità del Consiglio Regionale non ha ancora deciso se e come affrontare la riforma della sanità e la vertenza Aias: dovrebbe sentire le parti sociali avviando normali audizioni e, soprattutto, dare risposte alla disperazione di lavoratori, utenti e famiglie". In ansia per il nuovo stallo in cui sembra essere ripiombata la vertenza le segretarie regionali della Funzione Pubblica di Cgil Cisl e Uil provano a dare la sveglia alle Istituzioni chiedendo un incontro in assessorato e appellandosi alla Commissione regionale presieduta da Domenico Gallus.

Non è per nulla mutata, infatti, la situazione che vede ancora i dipendenti attendere 9 mensilità arretrate. Lo stesso tavolo tecnico con il quale si dovevano accertare debiti e crediti dell'azienda prima di deciderne il futuro sembra essere stato sospeso senza aver concluso il proprio compito. In merito e sul comportamento tenuto dall'azienda l'assessore alla Sanità Mario Nieddu non era stato tenero parlando di "bilanci completi presentati solo in relazione al 2017 e al 2018, di crediti significativamente inferiori a quelli dichiarati" e domandandosi poi "se da parte di Aias ci sia la volontà di interrompere il percorso di accertamento".

Cgil, Cisl, Uil Fp hanno chiesto invano un ulteriore incontro all'assessore Nieddu per essere informati sullo stato della vertenza. Una richiesta ribadita ora anche alla Commissione Sanità alla quale segnalano inoltre che "non si è aperto il doveroso confronto con i sindacati" per cui chiedono al presidente Gallus "di colmare questo inspiegabile ritardo".

L'Usb, con il coordinatore Salvatore Drago, annuncia un sit-in per domani quando il Consiglio regionale esaminerà la vicenda Aias per via della mozione di chiarimenti presentata dalla minoranza. "Seguiremo i lavori del Consiglio - dice Drago - riservandoci ogni azione di tutela a difesa dei lavoratori".
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