Amara sorpresa per gli italiani nell'uovo di Pasqua: sino al ponte del Primo Maggio, infatti, sono previsti rialzi nei prezzi dei carburanti.

Con i mercati internazionali fermi per le festività, nel fine settimana Tamoil si è mossa nuovamente sul prezzo raccomandato della benzina con una correzione all'insù di 1 centesimo, dopo l'intervento su verde e diesel messo a segno giovedì scorso.

Sul territorio, intanto, prosegue la tendenza generalizzata al rialzo dei prezzi praticati.

In particolare, il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina è pari a 1,617 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,617 a 1,633 euro/litro (no-logo a 1,596).

Il prezzo medio praticato del diesel è di 1,507 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,509 a 1,517 euro/litro (no-logo a 1,484).

Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è di 1,748 euro/litro, per il diesel la media è a 1,640 euro/litro. Il Gpl, infine, va da 0,637 a 0,665 euro/litro (no-logo a 0,631).

In previsione, secondo Codacons, al di là delle festività e con l'aumento dell'inflazione dell'1% ci sarà comunque da considerare una maggiore spesa annua in carburanti per ciascuna famiglia, stimata in circa +390 euro per un nucleo familiare composto da due figli.

A pesare sull'aumento dei costi anche la decisione degli Stati Uniti di aumentare le "pressioni" per piegare l'Iran, nemico numero uno di Washington nel Medioriente, annunciando sanzioni contro tutti i Paesi che continueranno ad acquistare petrolio iraniano, rischiando così tensioni diplomatiche anche con Paesi alleati. Il presidente Donald Trump ha infatti deciso di non rinnovare, alla loro scadenza all'inizio di maggio, le esenzioni per l'import di petrolio iraniano.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata