Una mostra multisensoriale che scandisce l'intero percorso artistico di Maria Lai attraverso le sue opere più significative.

"Fame d'infinito" è il titolo della nuova esposizione curata da Davide Mariani, direttore del museo di Ulassai dedicato all'artista e denominato Stazione dell'Arte, che verrà aperta al pubblico il 26 giugno e sarà l'occasione per restituire ai visitatori l'esperienza creativa di Maria Lai nell'anno in cui ricorre il centenario dalla nascita delal grande artista: dalle sculture ai disegni a matita e su china, dai telai alle tele cucite, dai celebri pani ai libri cuciti, dalle geografie alle installazioni agli interventi ambientali.

Il progetto, organizzato dalla Fondazione Stazione dell'Arte con il sostegno della Regione, Comune di Ulassai e Fondazione di Sardegna, è concepito come un'esposizione permanente, suddiviso secondo un ordine cronologico e tematico.

"Il nuovo allestimento è improntato all'accessibilità fisica e intellettuale - spiega Mariani - e permetterà allo spettatore di cogliere, attraverso l'uso di sensi diversi, visivo, sonoro e tattile, l'opera di Maria Lai. Allo stesso tempo, segna la nuova vocazione degli spazi del museo che svilupperà la sua programmazione anche negli altri edifici dell'ex stazione ferroviaria, approfondendo alcune tematiche care all'artista, tramite la realizzazione di mostre di altri artisti chiamati a dialogare con la sua eredità".

La giornata di apertura della mostra segnerà anche l'ingresso della Fondazione di Sardegna come socio sostenitore della Stazione dell'Arte: sarà l'avvocato Angela Mameli a sedere nel Cda dell'istituzione dedicata all'artista.

"Si tratta di un ulteriore passo in avanti per la Stazione dell'Arte che nell'ampliare i suoi partner rafforza la sua missione di valorizzare e promuovere l'importante lascito di Maria Lai", il commento del sindaco di Ulassai Luigi Serra.

(Unioneonline/v.l.)
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