Aver percorso una volta i quattrocento chilometri del Cammino minerario di Santa Barbara non è bastato: Domenico Delbarba e Antonio Bovo, cittadini piemontesi di Piedemulera, hanno voluto fare il bis.

Un'esperienza straordinaria, la loro, anche perché non sono più classificabili come dei ragazzini. Quanto meno per l'anagrafe: Delbarba ha 86 anni, Bovo 72. Ma la lunga camminata lungo il percorso che si snoda nei sentieri del Sulcis Iglesiente Guspinese (toccando i luoghi simbolo della storia mineraria dove sono presenti i simboli della devozione alla patrona dei minatori alla quale è dedicato il Cammino) ha dimostrato che, a volte, l'età è soltanto una formalità.

Delbarba e Bovo, al termine del percorso, hanno ricevuto "Testimonium" e "Torre" nel Monastero del Buon Cammino. A consegnare i riconoscimenti sono stati Claudia Sanna e Michele Ennas, rispettivamente assessore comunale alla Cultura e consigliere regionale.

Ma non è detto che i due si fermino al bis. Prima di ripartire, hanno comunicato di volerci riprovare. "Ripartiamo con il desiderio di percorrere i Cammino per la terza volta", hanno detto.

Per Giampiero Pinna, presidente della Fondazione del Cammino stesso, "è uno straordinario atto di fidelizzazione per il nostro Cammino e ciò si sta ripetendo frequentemente tra i pellegrini/escursionisti che lo percorrono. A dimostrazione della forte attrattività generata dalle straordinarie peculiarità e bellezza del suo patrimonio: storico, paesaggistico e religioso. Il tutto unito all'ospitalità degli abitanti".
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