Sono 86 i militari di diverso grado nati e cresciuti a Porto Torres, ufficiali o semplici soldati, caduti nelle due guerre mondiali, tutti accomunati da un unico ideale: la Patria.

Sono stati ricordati in occasione della cerimonia celebrata a Porto Torres per la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate e del centenario della fine della Grande Guerra.

Questa mattina dopo la mess, presso la chiesa della Consolata, le autorità civili e militari presenti in piazza Umberto I hanno commemorato quel 4 novembre quando si completava la vittoria di Vittorio Veneto.

In questa giornata si sono ricordati tutti coloro i quali, in particolare i giovanissimi, hanno sacrificato la loro vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere, valori immutati nel tempo per i militari di oggi e di domani.

Il sindaco Sean Wheeler, accompagnato dal comandante dei Carabinieri, Danilo Vinciguerra, ha deposto la corona d'alloro sul monumento dedicato ai Caduti del Mare e un'altra corona sarà depositata ai piedi della lapide dei Caduti della Grande Guerra, situata all'ingresso del palazzo municipale.

Il giovane Moreno Nocco ha dato lettura dei nomi dei caduti e dispersi dei militari dell'esercito a Porto Torres nella Prima guerra mondiale.

Altri nomi sono stati pronunciati dall'associazione Carabinieri in congedo, dalla Guardia di Finanza e dall'Associazione nazionale marinai d'Italia.

Per l'occasione è stata aperta al pubblico la mostra "I caduti e i dispersi di Porto Torres nelle due guerre mondiali", curata da Moreno Nocco e allestita al Palazzo del Marchese. Subito dopo il corteo si è spostato presso il cimitero di via Balai per la deposizione delle corone sulle tombe del carabiniere Walter Frau e del finanziere Salvatore Cabitta.

Mariangela Pala
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