Lettera di un sindaco Pd dell'ex provincia del Medio Campidano ("Che le statistiche considerano la più povera d'Italia") al sindaco leghista di Lodi: profonda Padania, ricca e opulenta. Dove la mensa scolastica non sembra essere un'opportunità per tutti i bambini.

"Offerta di collaborazione al sindaco di Lodi": così Enrico Pusceddu, primo cittadino di Samassi, titola la sua lettera all'omologa Sara Casanova, che per le decisioni intransigenti sull'accesso alle mense scolastiche della città si è guadagnata l'approvazione del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Se fosse necessario, ci rendiamo disponibili ad attivare qualsiasi iniziativa, anche di natura economica, per supportare il Comune di Lodi nella fornitura dei pasti a tutti i bambini stranieri che avessero difficoltà a produrre le certificazioni da Voi richieste", è il sale (è il caso di dirlo) della missiva di Pusceddu che invita la collega ad un confronto: "Sarebbe un piacere ospitarvi a Samassi per parlare di ristorazione scolastica".

"A Samassi, dove vantiamo la migliore mensa scolastica d'Italia, un buono mensa costa due euro, per tutti i bambini senza distinzione sociale e tanto meno di nazionalità di provenienza. Voi chiedete certificazioni, necessarie per accendere agli sgravi su costi della mensa, differenti per i bambini non italiani che frequentano le vostre scuole".

Una bella sfida.

Ignazio Pillosu
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