Sarebbero almeno undici le vittime della sparatoria avvenuta alla sinagoga "Tree of Life Congregation" di Pittsburgh, negli Stati Uniti.

Sei invece le persone ferite.

Secondo quanto si è appreso, ad aprire il fuoco, mentre era in corso una funzione religiosa, è stato un "uomo bianco con la barba" che, raccontano testimoni, avrebbe fatto irruzione urlando: "Tutti gli ebrei devono morire".

L'aggressore - il suo nome è Robert Bowers, 46 anni, estremista di destra - non ha esitato a sparare anche contro gli agenti intervenuti dopo l'allarme, lanciato intorno alle dieci di mattina (le quattro del pomeriggio in Italia). Poi si è arreso e ora è sotto la custodia delle forze dell'ordine.

"Francamente è una cosa terribile, terribile, quella che sta accadendo con l'odio nel nostro Paese, e in tutto il mondo - ha commentato il presidente Donald Trump -. Bisogna fare qualcosa. Quando le persone fanno cose simili, dovrebbero essere condannate alla pena di morte".

E ancora: "Questo ha poco a che fare con le leggi sulle armi". Anzi, ha aggiunto: "Se avessero avuto protezione dentro, l'esito sarebbe stato decisamente migliore".

Da Israele il premier Benjamin Netanyahu ha espresso solidarietà agli Usa e alle vittime, parlando di un "attacco antisemita orribile". "Siamo solidali con la comunità ebraica di Pittsburgh", ha affermato il leader dello Stato ebraico in un video pubblicato sul suo profilo Twitter.

La tensione negli Stati Uniti è altissima: tra dieci giorni si terranno le elezioni di midterm, banco di prova per l'amministrazione Trump. Un voto su cui pesano anche i pacchi bomba inviati da un accanito sostenitore del presidente americano ai suoi oppositori, dall'ex presidente Barack Obama all'ex segretario di Stato Hillary Clinton.

(Unioneonline/D)
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