Comincia oggi la costruzione del nuovo muro voluto da Donald Trump al confine tra Messico e Stati Uniti, finalizzato a contrastare l'immigrazione, che il tycoon ritiene una minaccia alla sicurezza del Paese.

Per sei dei circa 3200 chilometri di frontiera, la nuova sezione sostituirà la recinzione che già c'è sulla linea tra El Paso, in Texas, e Ciudad de Juarez, in Messico: "Questo nuovo muro sarà molto più longevo e molto più efficace nel fare da deterrente ai futuri entranti illegati", ha dichiarato Aaron Hull, capo delle guardie del settore El Paso.

La recinzione attuale sarà sostituita da una barriera d'acciaio alta 5,4 metri che permetterà agli agenti di confine di vedere dall'altra parte della barricata.

Il progetto costa 22 milioni di dollari e sarà completato in sette mesi.

Già gran parte del confine tra i due Paesi è delimitato da recinzioni e barriere, ma Trump vuole una "barriera fisica ininterrotta e non oltrepassabile", che secondo gli scienziati metterà a rischio l'esistenza di oltre mille specie animali.

Il progetto integrale di Trump - che aveva inizialmente preteso, senza risultati, che il muro lo pagasse il Messico - costa 25 miliardi, finora il Congresso ha approvato lo stanziamento di 1,6 miliardi.

Il presidente eletto messicano Andres Manuel Lopez Obrador (entrerà in carica il 1 dicembre) ha rilasciato una dichiarazione sull'argomento: "Non lotteremo con il governo americano, non lotteremo con il presidente Donald Trump. Il problema migratorio non si risolve costruendo muri o usando la forza, ma è un lavoro diplomatico fatto di rispetto".

(Unioneonline/L)

LA NUOVA STRETTA SUI MIGRANTI DI TRUMP

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