"Non riesco a immaginare una vita senza i miei fratelli. Claudio e Paolo erano la mia forza. Mia madre? Non ho niente da perdonarle".

Monica Calledda, 42 anni, medico, sorella dei gemelli disabili di Mandas, chiede rispetto, silenzio e preghiere mentre si prepara per i funerali dei due fratelli (41 anni) e della madre Angela Manca (64) che li ha uccisi giovedì prima di togliersi la vita.

Le esequie sono previste per mercoledì in paese.

"Li vedo adesso nei miei pensieri mentre corrono felici in un prato con tanti fiori e con la maglietta del Cagliari. Ci siamo amati tantissimo", dice ancora Monica a L'Unione Sarda, in un'intervista esclusiva in edicola oggi.

La tragedia è andata in scena il 6 settembre, nell'abitazione di famiglia in vico Corrias, quando la Manca, approfittando dell'assenza delle badanti e dei parenti, ha preso uno dei fucili del genero, sparando ai suoi figli per poi rivolgere l'arma contro di sé.

Non un gesto d'impulso, ma, a quanto sembra, un'azione premeditata.

A riprova, il ritrovamento di un biglietto scritto dalla stessa 64enne: "Basta soffrire, ora so come fare".

Dopo l'allarme, sul posto sono arrivati i soccorsi.

Per i gemelli non c'è stato nulla da fare. La donna, invece, è stata ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Brotzu di Cagliari, con una ferita all'addome. Ma i tentativi dei medici di salvarla sono anche in questo caso risultati vani.

Le esequie si terranno nella chiesa parrocchiale di San Giacomo e saranno celebrate dal parroco don Zara. L'intera comunità è ancora sotto choc.

Il Comune ha proclamato il lutto cittadino, per quella che il sindaco Marco Pisano ha definito: "Una tragedia che sa tanto di atto d'amore".

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